Biography

Mario Fullone (in arte Sketch) si è diplomato presso l’Istituto Tecnico statale per Geometri “B.Buontalenti” di Livorno. Dopo essersi iscritto al corso di laurea di Interior Design della facoltà di Architettura di Firenze, Mario ha scoperto una vera e propria passione nel disegno, che da quel momento in poi ha sempre voluto approfondire, conoscendo nuove tecniche cercando di migliorarle sempre di più. Una tecnica appresa all’università, ritenuta da lui affascinante è la tecnica del pennarello pantone; pennarello dall’uso versatile, dagli sketch per un progetto fino ai render e a disegni fotorealistici usandoli come acquerelli.
Quella dei graffiti è una passione nata nel 2008 insieme ad altri amici dipingendo il proprio tag (nome d’arte). Successivamente ha cercato di capire come poter usare la bomboletta grazie a consigli di esperti in tale campo, sperimentando nuove tecniche, fino a spingersi a provare il fotorealismo. Mario ha fatto - e continua a fare - varie proposte al comune di Livorno per eventi e occasioni di risanamento dei muri.
Tre le più importanti opere svolte ricordiamo:

• Murales nel quartiere di Corea (Livorno) in memoria dei 4 bambini ROM morti in un incendio.
• Murales in occasione di una festa di quartiere di Livorno dove ha voluto ricordare il graffitaro per eccellenza di Livorno David Fedi (in arte ZEB), purtroppo scomparso.
• Manifestazione svolta sulla variante Aurelia di Livorno dove la provincia gli ha proposto il tema “mare” ed insieme al suo gruppo di lavoro hanno voluto interpretare in qualche modo l’inquinamento dei nostri mari.
• Partecipazione ad un evento svolto a Pontedera (PI) di livello nazionale, dove molti writer d’Italia si ritrovano per dipingere e rinnovare quartieri della città, naturalmente con il permesso del comune.
• Murales in p.zza Barriera Garibaldi di Livorno, su pannelli, che coprono i lavori di ristrutturazione dell’edificio Divo Demi.

Nel 2009 Mario Fullone ha voluto conoscere la tecnica dell’aerografo che da sempre lo ha attratto, per poi poterla usare come tecnica simile alle bombolette, il quale gli permettesse di fare disegni più piccoli e su qualsiasi supporto, con maggior precisione. Ha sostenuto due corsi di aerografia (base, avanzato) dal maestro Romagnani Marco rilasciandogli un attestato; dopo il corso ha iniziato a fare vari lavori su commissione.
Dopo aver imparato ad usare l’aerografo, ha acquistato una tavoletta grafica professionale e si è dedicato ad imparare anche quest’ultima tecnica, ancor più precisa dell’aerografo e soprattutto gli permette di esser più veloce. Questa tavoletta viene usata anche nei lavori di design.
Tutte queste tecniche acquisite da Mario, lo hanno trascinato ancora di più nella passione per l’arte iperreale. Questi strumenti da lui usati uniti alla sua meticolosità nello svolgimento di ogni opera, gli permettono di essere sempre più preciso rispetto alle opere precedenti e di scoprire tecniche nuove, ancor più con le bombolette spray, strumento tutt’oggi non molto conosciuto nell’ambito dell’arte.
Il Fotorealismo, viene chiamato anche Superrealismo, Realismo Radicale, Realismo Fotografico, Iperfotografismo, Arte Iperrealista ed Arte Iperreale. Molte volte viene criticato dalla maggior parte degli artisti perché lo ritengono un semplice “copiare la realtà”, fare quello che oggi svolge una semplice macchina fotografica. Non bisogna dimenticare che anch’essa è una corrente artistica contemporanea nata negli Stati Uniti, elaborata in Europa e in Italia negli anni Settanta. Tra gli artisti più importanti ricordiamo: Ralph Goings, Chuck Close, Richard Estes, Richard McLean, Stephen Posen per la pittura.
L’Artista Iperrealista intende l’arte come la precisa rappresentazione del dato reale, della realtà percepita dai suoi occhi. Si ottiene una visione che va al di là della realtà stessa, stravolgendola o sottolineandola, e riportandola come disegno, cercando di essere più fedeli della normale percezione, con una precisione, talvolta maniacale. L’artista Mario Fullone non si ferma soltanto a riprodurre una semplice foto, ma cerca di rielaborare le immagini da lui acquisite, attraverso studi di immagine, fotomontaggi seguendo temi vari. Infine il tutto viene riportato su tela, o su muro, così da ottenere un espressione di un messaggio o un’ emozione realistica.